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19-10-2010
INTERVISTA A PAOLO DEL PRETE di Francesca Romana De Meis
PAOLO DEL PRETE: STORIA DI UN FENOMENO.
intervista esclusiva di Francesca Romana De Meis.


D. Dopo il grande successo del "Manuale del DJ" da te scritto, il tuo ultimo libro "War against satan" ha sorpreso moltissime persone, pur ottenendo ottimi riscontri in ambienti impensabili, soprattutto per un DJ/musicista come te……

PAOLO DEL PRETE. In effetti sono molte le persone che non si aspettavano un trattato socio filosofico sui rapporti tra un certo tipo di rock e il satanismo, e soprattutto strategico per ciò che riguarda la lotta al fenomeno delle sette. In realtà già da tempo scrivevo articoli sull’argomento che sono stati pubblicati da diversi giornali. D’altronde, sin da quando ero bambino, pur essendo sempre stata la musica la mia priorità, ho sempre avuto molteplici interessi, dalla pratica dello sport (calcio, arti marziali, motociclismo), allo studio della filosofia e della teologia, fino alla militanza politica e alla passione per i comics.

D. A proposito di quando eri bambino: si parla di te come un ragazzo prodigio, collegando il fatto ad alcune tue apparizioni radiotelevisive. Ma non tutti sanno che eri un fenomeno anche a scuola, al punto che ti promossero dalla terza elementare alla quinta perché eri troppo intelligente……

PAOLO DEL PRETE. (ride) Ah ah, ancora oggi incontro miei vecchi compagni di scuola che ricordano il fatto, e molti di loro mi presentano il loro figli dicendogli che ero talmente intelligente da aver…..”scavalcato” un anno di scuola. In realtà le cose andarono un po’ diversamente: ero sicuramente molto portato per lo studio e per l’apprendimento, grazie anche al supporto didattico della mia mamma e di una mia zia insegnante. Il corpo docente propose ai miei genitori di farmi fare un esame integrativo e feci così due anni scolastici in uno, ritrovandomi dalla terza alla quinta elementare. Tutto qua.

D. E ti pare niente….Tornando alla tua infanzia, già all’età di dieci anni frequentavi la chiesa, leggendo nell’ambito liturgico le Sacre Scritture e suonando l’organo durante la Messa. Facevi inoltre parte dei Boy Scout. Quanto hanno influito queste situazioni nella tua formazione spirituale ed intellettuale? Soprattutto: quanto le tue posizioni politiche e religiose sono conseguenza della formazione educatriva della tua infanzia?

PAOLO DEL PRETE. Sicuramente devo molto allo scoutismo, da cui ho ricevuto dei grandi insegnamenti che sono tuttora parte integrante del mio modo di essere. Stesso discorso vale per gli ambienti cattolici frequentati durante la mia infanzia, ai quali devo non solo il fatto di aver imparato a suonare l’organo armonium ma anche il fatto di aver assimilato principi e valori che ritengo Eterni. In seguito ho avuto un lungo periodo di distacco, se non di rigetto, per certi ambienti ed ho iniziato un percorso personale di ricerca spirituale passando attraverso molteplici esperienze di tipo religioso (buddismo, induismo, zen ecc.), pratiche olistiche e addirittura, a volte, esoteriche. E’ stato alla fine di questo lungo percorso durato anni che sono arrivato a comprendere il ”cuore”della Verità, la vera essenza del Cristianesimo, riconoscendomi totalmente in esso. Politicamente la mia militanza ha sempre, naturalmente, cercato la concretizzazione di certi Valori come la giustizia, sociale e non, la solidarietà, l’armonia nella differenziazione, la strutturazione sociale meritocratica, la libertà vera nell’ordine. Ma non ho mai militato nei classici partiti “cristiani”. Anzi, il modello democristiano è stato quello che ho sempre combattuto, essendo secondo me un metodo per sfruttare i sacri principi religiosi al fine di ottenere scopi materialistici.

D. Che ne pensi dell’attuale quadro politico? Per chi tifi?

PAOLO DEL PRETE. Per nessuno. Oggi la politica è morta. In questo periodo di enorme crisi chi fa politica, ancora più di prima, non solo non lo fa con spirito di servizio nei confronti del popolo bensì solo ed esclusivamente per i propri interessi, ma ormai neanche si preoccupa più di non darlo a vedere. E la gente, stordita da veline, TV spazzatura e demenzialità varie nemmeno se ne accorge…..

D. Qual è la tua ricetta in merito?

PAOLO DEL PRETE. Dico solo che secondo me sarebbe da rivoluzionare tutto, partendo dalla base e sostituendo il materialismo consumistico dilagante, sempre più dannoso come i fatti continuano a dimostrare quotidianamente, con i Sacri Principi che hanno fatto grande la nostra Civiltà: Giustizia, Solidarietà, Onestà, Lealtà, Ampiezza e nello stesso tempo Disciplina Morale ed Intellettuale. In fondo, questo sistema ha voluto “superare” le cosidette ideologie. Forse sarebbe stato meglio un accordo tra ideologie anche opposte, piuttosto che la totale emarginazione delle stesse. Emarginazione che ha portato ad un vuoto totale e ad una disaffezione generale delle masse nei confronti della politca stessa.

D. E della Tv che mi dici?

PAOLO DEL PRETE. Che è lo specchio perfetto della decadenza dei nostri tempi. Basta guardare la stragrande maggioranza dei “miti”: nullafacenti e zoccolette privi di talento, idioti senza midollo che venderebbero anche la madre pur di mettersi in mostra. Ormai c’è gente che farebbe di tutto per farsi vedere in televisione magari solo per far rosicare il vicino di casa o il ragazzo/ragazza che ai tempi della scuola la/lo ignorava. Niente a che vedere con chi ha scritto la Storia, con artisti Veri e talentuosi che hanno lasciato il segno anche senza bisogno di esporsi mediaticamente.

D. Qualcosa di buono in questi grigi tempi?

PAOLO DEL PRETE. Sicuramente un certo sviluppo tecnologico, soprattutto nel settore dei media. Innanzitutto Internet: grazie a questa meravigliosa Rete il potere non riesce più a manipolare le notizie come vorrebbe. E’ infatti grazie al web che tante Verità si diffondono, e che la congiura del silenzio dei media gestiti dal sistema, o la manipolazione già citata da parte degli stessi, non riesce ad influire più di tanto sul loro progetto di totale lavaggio del cervello delle genti. Inoltre collegandosi al web ci si affaccia simultaneamente sul mondo intero. Meraviglioso! Naturalmente sta ad ognuno di noi la facoltà di gestire nel modo più intelligente questo incredibile mezzo mediatico dalle possibilità illimitate.

D. Come tu hai dimostrato di saper fare egregiamente.

PAOLO DEL PRETE. Infatti, Anche se da parte dei tanti media non asserviti, stampa e radio innanzitutto, ho sempre avuto un disinteressato e notevole appoggio, sia morale che pratico.

D. La tua notorietà è basata soprattutto sulla tua attività di DJ; tale ruolo si è concretizzato negli anni in decine di discoteche sparse in tutto il mondo e varie emittenti radiofoniche e televisive. Ma tu sei anche e soprattutto musicista, come dimostrano le tante collaborazioni discografiche da te realizzate non solo nel campo della musica Dance, in qualità di bassista, chitarrista, batterista, tastierista, compositore e a volte anche cantante e rapper. Tra questi qual è il ruolo che preferisci?

PAOLO DEL PRETE. Amo tutto ciò che faccio. Spesso lo svolgimento dei determinati ruoli è legato alle esigenze e alle peculiarità artistico-musicali. Anche per ciò che riguarda la mia attività live negli anni, sono stato batterista come bassista e tastierista nelle diverse bands, pur collaborando sempre dal punto di vista vocale. Attualmente sono richiestissimo come bassista (Paolo Del Prete è da molti considerato tra i migliori bassisti per il suo stile personale e virtuoso N.d.R.), ma forse lo strumento che mi gusta di più suonare è la batteria…..

D. Anche se spesso cedi questo ruolo ad altri percussionisti.....

PAOLO DEL PRETE. ...e lo faccio molto volentieri se questo contribuisce a rendere il sound migliore e a cementare lo spirito di squadra. Il bene comune e la ricerca dell'eccellenza sono prioritari, tutto il resto viene dopo.

D. Paolo, tu hai molto ascendente sui giovani, che ti chiedono consigli e soprattutto si fidano molto delle tue teorie. Vorrei concludere questo interessante dialogo con un tuo consiglio rivolto ai dj emergenti e a tutti coloro che si vogliono avvicinare al mondo della musica.

PAOLO DEL PRETE. I segreti per vivere con successo l’Arte, e non solo, sono secondo me sempre gli stessi: impegno, serietà, preparazione, volontà, apprendimento e miglioramento continui, onestà, sicurezza in sé stessi ed umiltà nello stesso tempo. Sono i Sacri Principi di cui parlavo prima. Sono i Principi che hanno fatto la Storia, e che hanno fatto Grandi gli Uomini.

D. Grazie Paolo!


Francesca Romana De Meis.
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